Campionato Europeo per nazioni

L’idea di un Campionato Europeo per nazioni nacque intorno agli anni ’20, ma si realizzò solo nel 1960. Da allora, il torneo si è tenuto ogni quattro anni (ad eccezione del 2020 quado la pandemia di Covid-19 ha fatto rinviare di un anno la manifestazione UEFA), passando da quattro a ventiquattro squadre per la fase finale.

Nel corso degli anni la competizione è cresciuta qualitativamente ed è aumentato anche il numero di tifosi al seguito della propria Nazionale. Con un tale contorno di pubblico, la manifestazione è oggi un evento festoso.

Colui che ideò la proposta di un torneo riservato alle Nazionali d’Europa fu il presidente della Federazione francese Henry Delaunay, nel 1927. In quel periodo, però, non esisteva ancora un organo capace di gestire una simile competizione. Nacque così l’UEFA nel 1954. Delaunay morì nel 1955, ma le prime gare di qualificazione del 1958 presero la formula da lui suggerita. La coppa per il neonato Campionato d’Europa, vinto dall’URSS nel 1960, fu proprio intitolata al suo padre fondatore.

La formula del primo Campionato Europeo per nazioni prevedeva turni a eliminazione diretta, con andata e ritorno, fino ai quarti. Semifinali e finali, invece, si giocavano in gara unica in un paese designato dall’UEFA. Con Italia ’80, la fase finale venne allargata a otto squadre raggruppate in due gironi. A partire da Inghilterra ’96 si passò a sedici squadre fino ad arrivare all’edizione 2012 in cui le squadre presenti furono ventiquattro.

Statistiche e momenti salienti del Campionato Europeo per nazioni

Nel corso delle varie edizioni ci sono state, soprattutto, le vittorie delle nazionali maggiori come Germania, Italia, Spagna, Francia e Olanda. Non sono mancate, però, le vittorie sorprendenti di alcune outsider, come Cecoslovacchia (1976), Danimarca (1992) e Grecia (2004). L’unica nazionale importante che finora non è mai riuscita ad alzare il trofeo è l’Inghilterra, sconfitta in finale dall’Italia nell’ultima edizione.

Nel 2004 Otto Rehagel, CT della Grecia, riuscì in un’impresa davvero formidabile. Infatti, seppe fornire ai suoi giocatori i corretti schemi tattici e una mentalità vincente tipicamente teutonica. Ancora oggi è ricordato il successo nella finale contro i padroni di casa del Portogallo in cui giocava Cristiano Ronaldo.